Specchi
Specchi come rimedi feng-shui
In molti libri trovate scritto che gli specchi sono l’aspirina del feng shui, ma proprio come l’aspirina se ne prendiamo troppa ci fa male, così vale anche per gli specchi. Se, infatti, la lastra riflettente può diventare un ottimo rimedio feng shui per correggere e curare energeticamente i disturbi della casa, così pure, abusandone, si può creare l’effetto contrario.
Gli specchi essenzialmente servono a riflettere e a raddoppiare le immagini. Così, in presenza di frecce di sha ch’ì (spigoli rivolti alla nostra persona o ch’ì troppo veloce) lo specchio è in grado di fermare e respingere l’energia (questo può servire, ad esempio, in un’abitazione dove la porta d’ingresso apre esattamente verso una strada diritta e lunga – vedi disegno)
Ma proprio per questo principio uno specchio all’entrata della casa (interno) non va bene. Se, entrando in casa, vediamo la nostra immagine riflessa da uno specchio appeso nell’atrio, questo porta a darci il messaggio, l’input automatico: “sto uscendo dalla mia casa”, non sono per questo bene accetto in casa mia. Si viene così a creare una situazione di contrasto su quello che è uno dei due principi fondamentali del feng shui, ossia l’accoglienza. Dobbiamo essere accolti in casa nostra e non respinti. Quindi evitare specchi nell’atrio, di fronte alla porta d’ingresso.
Lo stesso vale per gli specchi in camera da letto. Evitarli, perché essendo elementi yang, attivi, disturbano il buon sonno.
Specchi rotti e incrinati meglio gettarli perché, riflettendo la nostra immagine, ci danno l’input di “nostra energia spezzata”.
Mai uno specchio di fronte ad un altro specchio perché si verifica un rimbalzo all’infinito dell’energia.
Gli specchi vanno invece benissimo per allargare gli spazi angusti, come corridoi lunghi e stretti e stanze troppo piccole.
Uno specchio vicino al registratore di cassa simbolicamente ed energeticamente raddoppia i guadagni e le entrate del negozio.